Dacia Sandero di prima generazione è arrivata sul mercato nel 2008. E’ stata prodotta per pochi anni e non ha subito nessun restyling. Nel 2012 ha ceduto il posto alla successiva Dacia Sandero II.
Indice Recensione
- Impressioni e Descrizione
- Affidabilità e Difetti
- Approfondimento Motori e Problemi
- Conclusioni e Consigli acquisto usata
Impressioni, Abitacolo e Confort
Pianale e Carrozzeria
Dacia Sandero è costruita sulla base della Dacia Logan e può essere di fatto considerata la sua versione Hatchback. I due modelli sono unificati al 70 %. Proprio per questo molte caratteristiche e problemi sono uguali.
C’è da dire che rispetto alla Logan, la Dacia Sandero ha un design molto più attraente e piacevole. Ovviamente anche qui si nota il tentativo di risparmiare, ma è già un passo in avanti.
La macchina esteticamente è abbastanza bella , specialmente nelle versioni più accessoriate. Però si può sempre migliorare e personalizzare. Un buon metodo è cambiare i cerchioni e per questo abbiamo un articolo che spiega tutto quello che c’è da sapere sui cerchioni
Oltre alla classica hatchback a 5 porte, esiste anche la versione rialzata Sandero Stepway che vuole sembrare un piccolo SUV. Ovviamente non è un vero SUV, ma offre un interessante estetica simile ad un crossover. Il design è più aggressivo e brutale. Le migliori capacità sullo sterrato sono sottolineate dalla maggiore altezza da terra – 175 mm (invece dei 155 mm di Sandero). Il semi-crossover è inoltre dotato di protezione metallica per il vano motore.
Confort e Praticità
Non c’è troppo spazio sul divano posteriore, esistono concorrenti del segmento B più spaziosi. I bambini si sentiranno benissimo, i maturi staranno bene solo per corti tragitti. Sui sedili anteriori si sta meglio, ma può infastidire il piccolo intervallo di regolazione del volante e dei sedili. Per molti proprietari è difficile trovare la posizione ottimale.
Il bagagliaio è abbastanza spazioso (320 l), il volume può essere ulteriormente aumentato abbassando il sedile posteriore (fino a 1200 l), ma cosi si forma un piccolo gradino.
Il controllo e la stabilità su strada non sono il massimo a causa delle sospensioni morbide. Meglio abbassare la velocità nelle curve. Dall’altra parte però c’è un buon livello di confort piacevole durante la guida tranquilla. I viaggi più lunghi non si dovrebbero rivelare troppo stancanti se si viaggia a bassa velocità.
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Interni e Optional
Nell’abitacolo viene utilizzata plastica dura, la qualità di assemblaggio lascia desiderare, l’insonorizzazione è quasi assente, il numero di dotazioni può essere molto basso, l’ergonomia non è ottima (per esempio i pulsanti degli alzacristalli elettrici si trovano sulla console centrale ) e le versioni base non hanno il servosterzo. Ovunque sono state applicate soluzioni semplici, destinate a minimizzare il costo della macchina.
L’impianto multimediale è scarso e la qualità audio è bassa.
Sicurezza
Nel test di sicurezza EuroNCAP , Dacia Sandero ha ottenuto solo 3 stelle su 5 . La sicurezza in caso di incidente non è al massimo e per diminuire il rischio è bene avere dei buoni pneumatici. I pneumatici sono quasi la cosa più importante per la sicurezza in viaggio. Consiglio di leggere l’articolo che spiega tutto quello che c’è da sapere sulle gomme e pneumatici
Affidabilità e Difetti
Cambio e trasmissione
Sulla Dacia Sandero possiamo trovare il cambio manuale a 5 marce oppure il cambio automatico a 4 marce.
Cambio manuale
Il cambio manuale può essere con codice JH1 o JH3. Sulla Dacia Sandero Stepway c’è la versione con codice JR5. Nessuno dei cambi manuali può essere definito ideale, ma se trattati correttamente non dovrebbero dare gravi problemi per almeno 200 – 300.000 km.
Il debole cambio JH1 non ama la guida aggressiva. Se viene sforzato, si consumano i sincronizzatori e c’è il rischio di rompere il differenziale. Dopo 200.000 km circa potrebbe cominciare a vibrare ed essere rumoroso. Bisogna intervenire il prima possibile e sostituire gli elementi usurati , altrimenti si rischia la totale distruzione del cambio.
Le protezioni dei giunti omocinetici su questo cambio fanno anche da paraolio del cambio. Bisogna tenerli d’occhio, se si rompono questi paraolio, tutto l’olio potrebbe fuoriuscire con le relative conseguenze.
Il cambio JH3 per fortuna non ha più questo tipo di paraolio e il rischio di avere questo problema scompare. Anche su questo cambio si possono verificare piccole perdite d’olio, quindi è importante tenere d’occhio il livello e mantenerlo nella norma.
Entrambi i cambi JH1 e JH3 possono cominciare ad avere un po’ di gioco della leva del cambio con il tempo.
La principale differenza del cambio JR5 rispetto al cambio JH3 è il controllo tramite cavo e la frizione idraulica. Le perdite di olio sono meno frequenti, ma il cambio è comunque sensibile alla quantità e qualità dell’olio. Può diventare rumoroso dopo circa 200 – 250.000 km se il proprietario ama la guida aggressiva o se non si fa attenzione all’olio.
La frizione generalmente dura più di 150.000 km. Con una guida aggressiva può cedere già a 100.000 km.
Per allungare la vita del cambio manuale , volano e frizione vedi come trattare correttamente il cambio manuale

Cambio automatico
Il vecchio cambio automatico a 4 marce della serie DP2 è famoso per il suo cattivo funzionamento e bassa affidabilità. In realtà si produce dal 2009, ma si basa sul cambio DP0 che si montava sulle vecchie Renault dal 1998. Proprio da questo ha ricevuto anche la cattiva fama. La verità è che, rispetto alla versione DP0 è migliorato molto: ha un sistema di raffreddamento più potente, ha montato un convertitore di coppia ZF, è stato modernizzato il blocco idraulico e l’elettronica di gestione.
Rispetto al suo predecessore, il sistema di raffreddamento funziona molto meglio qui, ma c’è comunque rischio di surriscaldamento. Questo porterà allo scioglimento delle parti gommate e in teflon, nei casi peggiori cede il blocco idraulico.
Il blocco idraulico è progettato male, e il sistema di bloccaggio del convertitore di coppia è troppo aggressivo. Sulle Renault-Dacia il cambio si presenta pigro ed è privo di sensori di surriscaldamento (i cambi automatici di queste serie si trovano anche su Peugeot, ma in una versione diversa).
Se si verificano perdite di olio (molto probabili) c’è anche una caduta di pressione. Per compensare questa caduta, la pompa olio comincia a funzionare al massimo. A causa di tutto questo cominciano a cedere i solenoidi regolatori.
La durata del cambio dipende fortemente dallo stile di guida. Con una guida tranquilla, il cambio può arrivare anche a 150 – 200.000 km, ma la maggior parte dei proprietari cominciano ad avere problemi già alla metà di questo chilometraggio. Bisogna sostituire l’olio molto spesso: ogni 40 – 50.000 km. Circa ogni 100 mila km bisogna pulire o sostituire il filtro. La parte positiva è che che il prezzo della riparazione è abbastanza basso.
Per allungare la vita del cambio automatico vedi come trattare correttamente il cambio automatico
Sospensioni, Sterzo e Freni
Le sospensioni della Dacia Sandero sono semplici e abbastanza affidabili. Il costo dei ricambi e basso e i lavori di sostituzione non sono troppo complessi.
Tra i primi elementi a cedere ovviamente ci sono i stabilizzatori. Gli ammortizzatori anteriori potrebbero cedere già dopo 60-90 mila km, quelli posteriori durano più a lungo – oltre 120-150 mila km. Dopo 120-150 mila km, le molle posteriori potrebbero affondare o rompersi. Circa allo stesso chilometraggio possono cominciare a rumoreggiare i cuscinetti mozzo.
I giunti sferici e i silent block dei bracci anteriori dovrebbero vivere almeno 60-90 mila km. Le parti usurate possono essere sostituite separatamente
Sterzo
Sulle Dacia Sandero senza servosterzo possono comparire scricchioli e gioco nel meccanismo dello sterzo. Questo succede generalmente se si gira il volante da fermi, stressando in questo modo tutto il meccanismo. Quando compare il gioco, bisogna iniziare con il controllo delle punte dello sterzo e delle aste dello sterzo.
Nel tempo possono comparire problemi anche con la cremagliera dello sterzo. Per fortuna i costi di riparazione non sono troppo alti.
Elettrica ed Elettronica
L’impianto elettrico ed elettronico è molto semplice, quindi è difficile che dia grandi problemi. Ci possono però essere diversi malfunzionamenti e piccoli difetti.
L’indicatore di temperatura del motore non è molto preciso – con motore riscaldato l’indicazione può saltare da 4 a 2 celle e viceversa senza chiaro motivo. Più che un difetto, è solo una caratteristica dell’indicatore.
Meglio non fare rifornimento di carburante su una Dacia Sandero con il motore acceso. Il computer di bordo in questo caso non può impostare un nuovo livello di carburante. L’indicazione viene ricalcolata dopo l’accensione del motore.
L’anello di contatto dell’airbag del conducente è un altro punto debole. Può cedere il riscaldamento del sedile del conducente (se presente).
Superando 100-150 mila km, il generatore può perdere prestazioni. Di solito i cuscinetti iniziano a fare rumori. A volte cede il raddrizzatore o il relè-regolatore. Circa allo stesso chilometraggio si possono verificare problemi con l’accensione dei fari, del segnale acustico o tergicristalli a causa della rottura delle leve dei controllo.
Altro
La carrozzeria della Dacia Sandero ha una media resistenza alla corrosione. La ruggine può apparire in alcuni punti (per esempio nella parte interna del portellone bagagliaio, sotto al cofano, sul sistema di scarico). Se le tracce di ruggine sono troppo grandi, probabilmente la macchina ha subito qualche incidente e poi è stata riparata male.
Anche la vernice della Dacia Sandero è piuttosto debole: compaiono facilmente diversi graffi. Con il tempo si gonfia in alcuni punti oppure si può staccare nei punti dove va a contatto con le guarnizioni in gomma.
L’acqua che si accumula nelle portiere è un difetto comune a causa delle valvole di scarico posizionate male (sopra il punto inferiore della porta). Spesso si forma condensa nei fanali posteriori. Se smette di funzionare il fendinebbia posteriore, dovrebbe essere sufficiente muovere un po i contatti.
Alcuni proprietari hanno lamentato la rottura della serratura della portiera del conducente. Molti sono rimasti sorpresi dalla comparsa di crepe nella parte inferiore del parabrezza senza chiari motivi.
I tergicristalli originali non vivono molto e le loro dimensioni sono ridotte. Quando i tergicristalli funzionano, nella parte superiore lasciano una grande superficie non pulita.
A volte dopo 130-150 mila km ci sono problemi con il condizionatore. Generalmente è necessario cambiare il radiatore del condizionatore, alcune volte è colpa del cuscinetto della frizione del compressore.
Sulle auto prodotte nel 2010-2012, la puleggia del generatore si poteva svitare e saltare via.
Approfondimento Motori e loro Problemi
Lista motorizzazioni diesel :
Motore | Potenza | Velocità massima | Accelerazione | Consumo |
1.5 l dCi [K9K] | 75 cv | 162 km/h | 14.2 s | 25.0 km/l |
1.5 l dCi [K9K] | 90 cv | 162 km/h | 13.3 s | 20.0 km/l |
Lista motorizzazioni benzina :
Motore | Potenza | Velocità massima | Accelerazione | Consumo |
1.2 l [D4F] | 75 cv | 161 km/h | 13.6 s | 16.9 km/l |
1.4 l [K7J] | 75 cv | 161 km/h | 13.0 s | 14.5 km/l |
1.6 l 8v [K7M] | 84 cv | 160 km/h | 13.5 s | 13.7 km/l |
1.6 l 16v [K4M] | 105 cv | 181 km/h | 11.3 s | 14.7 km/l |
1.4 l GPL [K7J] | 75 cv | 158 km/h | 13.0 s | 13.5 km/l |
1.6 l GPL [K7M] | 84 cv | 169 km/h | 12.9 s | 14.3 km/l |
1.6 l Stepway GPL [K7M] | 84 cv | 160 km/h | 13.5 s | 13.5 km/l |
Motori diesel
Motore 1.5 l dCi [K9K]
Il motore diesel da 1.5 l dCi è molto diffuso e si trova su tante auto. Proprio per questo abbiamo dedicato un articolo separato di approfondimento che consiglio caldamente di leggere: Motore 1.5 l dCi/BluedCi [K9K/OM607/OM608] Approfondimento, Problemi, Difetti e Versioni
Qui invece vediamo un riassunto.
E’ un motore buono, ma non può essere definito uno dei diesel più affidabili in assoluto. Ha alcuni punti deboli ben conosciuti.
Sulla Dacia Sandero è presente in diverse versioni con diverse potenze.
In generale si possono incontrare sistemi di iniezione Delphi, Bosch e Siemens. I sistemi prodotti da Siemens non si incontrano sulla Sandero visto che si montavano solo sui motori di potenza più grande.
La maggior parte dei motori 1.5 l dCi con bassa potenza prodotti prima del 2009 sono dotati del sistema Common Rail marchio Delphi. Quest’ultimo è quello più sensibile e meno affidabile. Non tollera l’aerazione, il filtro del carburante intasato e il gasolio scadente. Per uno qualsiasi di questi motivi, può iniziare a produrre trucioli metallici, che andranno ad intasare gli iniettori. Inoltre, questi residui metallici riducono significativamente la durata della turbina e della pompa dell’olio. Anche se l’affidabilità non è ottima, gli iniettori e le pompe ad alta pressione Delphi sono facili da riparare.
Il sistema prodotto da Bosch (ha sostituito Delphi dopo il 2009) si rivela abbastanza affidabile. I costi di riparazione però saranno molto più alti.
Il problema più famoso dei motori 1.5 l dCi K9K è forse quello delle bronzine. Accade soprattutto con i motori nei quali l’olio viene cambiato ogni 30.000 km. Meglio diminuire l’intervallo di sostituzione dell’olio fino a 10.000 km e il rischio diventerà molto più piccolo. Si verificano anche casi di graffi sulle pareti dei cilindri, specialmente sui motori che hanno subito aumenti di potenza da centralina. Bisogna essere molto attenti anche alla scelta dell’olio utilizzato per allungare la vita al motore.
Per non avere problemi, è consigliabile cambiare insieme alla distribuzione anche le bronzine (specialmente se non si conoscono con certezza gli intervalli di sostituzione dell’olio o se questi sono stati grandi).
Molto raramente questi motori si guastano a causa di una caduta di pressione nel sistema di lubrificazione. Ciò è dovuto alla valvola del filtro dell’olio e alla molla della valvola di riduzione di pressione della pompa dell’olio.
E’ sconsigliato utilizzare olio SAE30. Meglio optare per SAE40 o addirittura SAE50 ( specialmente in estate ). Le sostituzioni dell’olio devono essere fatte massimo ogni 10.000 km. Inoltre, bisogna controllare regolarmente la pressione dell’olio. Sia il filtro aria che il filtro gasolio devono essere cambiati spesso ( massimo ogni 20.000 km, meglio ogni 10.000 km ) .

La valvola EGR può bloccarsi completamente su questi motori e se non si interviene, si sporcherà molto l’aspirazione.
Anche il filtro FAP può dare molti problemi, specialmente se la macchina è utilizzata prevalentemente in città. Il processo di rigenerazione del filtro fa sforzare molto il motore e questo non è un bene.
Con un utilizzo corretto, il gruppo pistoni di questi motori riesce a superare i 300.000 km mantenendo un consumo molto basso.
Se l’argomento vi ha incuriosito, ricordiamo di leggere l’approfondimento sul motore 1.5 l dCi K9K.
Si possono utilizzare vari preparati ed additivi per pulire EGR , FAP e impianto di iniezione. Sarebbe bene utilizzarli ogni tanto anche prima che si abbiano problemi , appunto per evitare di averli. Alcune volte aiutano anche quando già ci sono i problemi . Eccone alcuni buoni appunto per filtro antiparticolato , valvola EGR ed impianto di iniezione (pulizia e lubrificazione):Se avete bisogno di assistenza per accessori o ricambi auto , potete contattarci all'indirizzo autoesperienza@gmail.com
Motori benzina
Motore 1.2 l [D4F]
Il motore da 1,2 litri D4F a 16 valvole è stato prodotto dall’azienda dal 2001 al 2018 ed è stato installato su modelli compatti. E’ un motore aspirato a 4 cilindri, la sua particolarità tecnica sono le 16 valvole controllate da un albero a camme. Questa tecnologia è stata ampiamente utilizzata dai produttori giapponesi negli anni ’90. Le valvole sono controllate da bilancieri e arresti meccanici del gioco.
Esistono diverse versioni che offrono diversi livelli di prestazioni.
Si è presentato come un motore molto affidabile, le rotture sono rare. L’ottima affidabilità del motore è compromessa solo dall’elettronica di controllo. Questa può essere prodotta dalla francese Sagem e dall’italiana Magneti Marelli. E’ proprio quest’ultima che si è mostrata problematica: non riesce a reggere il grande carico di calore.
Sono particolarmente problematici sensori vari e le bobine di accensione con cavi ad alta tensione incorporati. I problemi con l’elettronica portano ad un minimo instabile e un funzionamento irregolare del motore.
Vista la mancanza di compensatori idraulici, le valvole devono essere periodicamente regolate. Generalmente quando il motore diventa rumoroso.
Secondo le normative, la cinghia distribuzione si cambia ogni 120.000 km, ma se si rompe prima, le valvole verranno danneggiate. Quindi è meglio controllare periodicamente le sue condizioni ed eventualmente anticipare la sostituzione.
In generale, il motore è degno di raccomandazione, in quanto privo di difetti fatali. Ovviamente andrà bene solo per quelli che non hanno bisogno di grandi prestazioni. Il produttore dichiara una durata di circa 200.000 km, ma i motori trattati bene possono arrivare anche a 300.000 km senza grandi interventi.
Motori Renault serie K
Ci sono tanti motori Renault il cui codice comincia con la lettera “K”. Tutti i motori hanno un blocco in ghisa e 4 cilindri con camicie integrate, la testa del blocco è in alluminio. Le varie versioni dei motori possono differenziarsi per il numero di alberi a camme, il numero di valvole (otto o sedici) e la presenza o meno dei compensatori idraulici.
I motori della famiglia K sono affidabili e solo un’atteggiamento scorretto da parte del proprietario può portare a seri problemi. È necessario cambiare la cinghia di distribuzione ogni 60 mila chilometri, altrimenti la sua rottura porterà allo scontro di pistoni e valvole. Ovviamente la riparazione sarà molto costosa, in alcuni casi ha più senso comprare un motore usato. Insieme alla distribuzione sarà meglio sostituire anche la pompa.
Come la maggior parte dei motori francesi, i motori della famiglia K possono perdere olio attraverso guarnizioni e tenute. E’ importante controllare sempre il livello dell’olio.
La durata della puleggia è di circa 100 mila chilometri, quindi si consiglia di cambiarla parallelamente alla seconda sostituzione della cinghia di distribuzione.
In generale, i motori della serie K4, se trattati correttamente riescono ad arrivare anche a 300.000 km prima di avere problemi davvero gravi.

Motore 1.4 l [K7J]
Il motore 1.4 l K7J è stato prodotto dal 1997 al 2016. E’ un motore con blocco in ghisa, testata a 8 valvole senza compensatori idraulici, cinghia distribuzione e una bobina di accensione.
E’ un motore semplice e affidabile. La semplicità però lo porta ad avere basse prestazioni, grandi consumi e un rumore di funzionamento relativamente alto. Vista la mancanza di compensatori idraulici, periodicamente bisogna regolare le valvole (generalmente ogni 60.000 km).
Fino al 2012, la bobina di accensione poteva creparsi. A causa di questo l’umidità riesce a penetrare e il motore comincia a funzionare irregolarmente. Il minimo irregolare invece è generalmente causato dalla valvola a farfalla sporca, iniettori sporchi o del regolatore del minimo sporco.
Per il resto può avere i tipici problemi dei motori serie K: perdite d’olio, cinghia non troppo longeva, puleggia e cuscinetti vari durano relativamente poco.
Il produttore dichiara una durata di circa 250.000 km per il motore, ma con un utilizzo corretto può arrivare anche a 400.000 km.
Motore 1.6 l [K7M]
Il motore 1.6 l K7M è molto simile al fratello più piccolo K7J. Ha l’iniezione distribuita, blocco in ghisa, testata a 8 valvole senza compensatori idraulici, cinghia di distribuzione, bobina di accensione singola. Di conseguenza sia i punti positivi che quelli negativi sono gli stessi: il motore è molto affidabile, ma non è efficiente.
I possibili problemi sono gli stessi tipici per la Serie K e per il più piccolo K7J. Anche questo motore può arrivare a 400.000 km se trattato correttamente.
Motore 1.6 l [K4M]
Il motore 1.6 l 16v K4M è già più moderno e potente, resta affidabile ed è ben conosciuto.
La versione montata sulla Dacia Sandero non ha i regolatori di fase che generalmente richiedono costi aggiuntivi ogni 100.000 km.
Oltre alla cinghia distribuzione, anche la cinghia dei servizi deve essere monitorata, questa si potrebbe avvolgere sulla puleggia. Se questo succede, la cinghia di distribuzione slitta.
Ci sono stati casi in cui il motore 1.6 l benzina aveva un minimo molto instabile . Il produttore ha riconosciuto il difetto e ha dato la colpa ad un errore nel software di gestione della centralina motore. Può essere anche colpa della condensa nel serbatoio oppure della sporcizia nella valvola a farfalla.
Tutti i motori della serie K4 utilizzano una serie di sensori che possono portare a svariati problemi. Questi sono più frequenti sul motore 1.4 l K4J (non montato su questa macchina), ma possono capitare anche sul 1.6 K4M.
Il sensore dell’albero motore si trova appena sotto l’alloggiamento del termostato e i suoi problemi principali possono essere: guasto completo oppure cavi rotti o mancanza di contatto. I sintomi di problemi con il sensore albero motore sono il minimo instabile e funzionamento instabile del motore.
Possono esserci anche problemi al regolatore del minimo. Il dispositivo controlla il minimo del motore. Il regolatore chiude / apre il foro nel corpo farfallato attraverso il quale viene fornita aria alle camere di aspirazione e di combustione. Se il regolatore si guasta, il minimo diventa instabile e il motore potrebbe persino arrestarsi.
Capitano malfunzionamenti del sensore di pressione assoluta. Questo raccoglie informazioni sulla pressione di aspirazione, determinando così il carico sul motore, ovvero la quantità di aria che attraversa. Questo aiuta la centralina a calcolare la quantità di carburante da iniettare. Il guasto del sensore porta a un funzionamento instabile del motore o problemi di avviamento.
Possono esserci problemi anche con la valvola a farfalla. Sul retro possono formarsi depositi di fuliggine e sporco, a causa dei quali questa si blocca o diventa parzialmente impossibile il suo libero movimento. Di conseguenza, il minimo è instabile e ci sono anche altri difetti. Generalmente non si arriva a guai seri.
Le bobine di accensione generalmente non vivono più di 50 – 60.000 km. Per il resto non ha particolari problemi.
Conclusioni
Dacia Sandero è una macchina affidabile che può essere acquistata ad un basso prezzo e mantenuta con pochi soldi. Non riesce a garantire un grande lusso, ma sarà una buona utilitaria da utilizzare ogni giorno. I piccoli difetti che può avere sono facilmente risolvibili.
Prima di un eventuale acquisto o anche semplicemente nell'utilizzo quotidiano è utile controllare se non ci sono problemi o errori . Per vedere tutti gli errori e problemi segnalati nelle varie centraline , potete utilizzare un semplice dispositivo di diagnostica. Eccone alcuni buoni:Potete valutare anche i concorrenti della Dacia Sandero: Dacia Logan, Skoda Fabia II, Seat Ibiza, Volkswagen Polo, Ford Fiesta , Citroen C3 , Peugeot 207 , Renault Clio , Nissan Micra III e altre auto simili.
La cosa più importante è trovare un esemplare in buono stato generale e per fare questo consiglio di leggere la nostra dettagliata guida : vedi come scegliere una buona auto usata